Cristina Bedin

Cristina Bedin

Presidente del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle Perle di Vetro Veneziane

Presidente del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle Perle di Vetro Veneziane

Cristina Bedin le perle e il vetro li ha incontrati relativamente tardi nella sua vita.

In realtà il suo legame con questa arte e con questo materiale per certi versi magico, quando prende forma, arriva da lontano.

Infatti, durante gli studi universitari, inizia a occuparsi di discipline alchemiche e si laurea in Lingue e Letterature straniere a Ca’ Foscari, con una tesi di ricerca dedicata proprio a un romanzo alchemico.

Lavora in un’azienda di credito, per quasi vent’anni, come responsabile delle strutture estero.

Una quindicina di anni fa decide di seguire le sue passioni, lascia l’azienda, riprende le ricerche sull’opera alchemica e inaugura un piccolo atelier: L’Opera al Bianco.

Si dedica, in un primo tempo, ai tessuti antichi e alla decorazione dei cappelli fiorentini, per poi passare alle ricerche sulle antiche perle di vetro veneziane.

Un grande amore che in breve la porta a diventare la presidente del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle perle di vetro veneziane, che assieme all’analogo comitato dei cugini francesi è riuscito a ottenere l’inserimento di questa arte tra i Beni immateriali tutelati dall’UNESCO.

L’Arte della perla di vetro patrimonio UNESCO ICH: le perle di vetro e i legami con la cucina e il cucito

Sala Anziani di Palazzo della Ragione a Padova

Creare perle di vetro e infilarle, per secoli è stato un lavoro femminile. Questa pratica, svolta prevalentemente a domicilio, permetteva alle “perlere” e alle “impiraresse” di conciliare i tempi lavorativi con quelli domestici e integrava le entrate familiari. Il luogo in cui le “perlere” realizzavano le perle di vetro era, quasi sempre, la cucina e, […]

Venerdì 24 settembre 2021
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